Spacca o Non Spacca con Cucina Botanica Ep. 2 *MALEDETTA MAIONESE*

La prima cavia del nuovo format di Nicolò si è trovata così bene che non se ne vuol più andare. Questa volta Carlotta ha portato un ingrediente, secondo lei, più semplice da gestire. Su questo Nick ha qualche dubbio, ma dopo un breve Brainstorming i due trovano la soluzione, friggere tutto. Saranno riusciti a convincere la giuria o dovranno invece accettare la sconfitta? Scopriamolo insieme nel nuovo episodio di Spacca o Non Spacca!

Visitate il canale di Cucina Botanica se volete vedere le splendide ricette vegane di Carlotta: https://www.youtube.com/user/carlottacolorful

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58 Risposte a “Spacca o Non Spacca con Cucina Botanica Ep. 2 *MALEDETTA MAIONESE*”

  1. Basso impatto ecologico???? La soia è il grano hanno un impatto minimo sull ambiente…. Bha sta baggianate raccontale a qualcunaltro infomiamoci sulla coltivazione di massa di c'è reali e di soia con immissione di anidride carbonica nell aria…. Come gli allevamenti intensivi ne più ne meno… E non parliamo di OGM che è meglio quindi il vegan esimo sotto questa forma è da ignoranti

  2. A prescindere da tutto dal risultato ottenuto, a prescindere che la "cucina" vegana possa essere gustosa, credo i vegani siano una nicchia fanatica e dietro tutte queste motivazioni ci sia solo tanto fanatismo e avoja a dirlo la cucina è buona tutta non ha senso rinunciare a delle cose. Parliamo di ecosostenibilità?? Però capace i maggiori vegani solo sul cibo sono ecosostenibili e su altre cose se ne fregano, quindi di cosa parliamo. #tristezza

  3. Comunque mi fa ridere come si è fatto un discorso sul veganesimo sia ecosostenibile e poi, tac friggiamo tutto che è la cottura meno ecosostenibile che ci sia. Comunque deve essere stato tutto buonissimo

  4. In realtà di ecosostenibilità ne ha poca in quanto le piantagioni di soia sono tra le maggiori cause dei disboscamenti sudamericani, arrivati ad un milione di ettari all'anno. Nulla contro i vegani, ma non si faccia cattiva informazione

  5. L'hamburger l'avrei trasformato in polpette così da risultare più sfiziose e meno asciutte! Per il resto bravi! Seguo entrambi i canali da tempo ormai e mi è piaciuta questa collaborazione. Non c'è due senza tre 😉

  6. il video è simpatico… ma lasciati dire che non serve essere vegani per essere ecosostenibili e anche ha un regime alimentare onnivoro possono piacere gli animali e rispettarli proprio perchè ci danno sostentamento…
    forse non era tua intenzione ma traspare il seguente messaggio: io sono una persona buona perchè non mangio carne animale e non mi nutro dei suoi derivati ( a una vacca da latte fai più male se non la mungi) e ci tengo al pianeta ( parliamone, se non mangiassi animali o quanto meno non tieni sotto controllo il numero, che fai come in india che circolano in mezzo alla strada? poi vediamo quando ti pascolano indiscrinatamente nel tuo orto)… e tutti voi siete cattivi….
    l'ecosostenibilità del pianeta la mantieni anche con scelte più moderate….

  7. "Ha portato con sè un ingrediente semilavorato, vai."
    "Ok, ecco. È un burger di soya che ho trovato nell'autogrill dell'autostrada per venire in qua"
    "Aaaah non l'hai fatto tu!"
    "No no, è un comfort food."

  8. Per carità, non dite ai vegani quanti animali uccide l'agricoltura (un'infinità, anche più dell'allevamento)…

    Altrimenti la loro Fede rischia di vacillare…

    L'agricoltura industriale uccide moltissimi animali: topi, ratti, uccelli, talpe, rane, rospi, bisce, lumache, infinite specie di insetti, ecc.

    Quindi uccide meno animali chi mangia in modo normale e naturale – cioé onnivoro – rispetto a chi segue i dettami dell'ideologia vegana.

    (Senza contare che anche le piante provano dolore: è stato dimostrato dalla neurobiologia vegetale.

    Sono esseri viventi che soffrono e sono consapevoli dell'ambiente in cui si trovano.

    Quindi la religione vegana è priva di senso e di basi etiche e scientifiche:

    http://www.dw.com/en/when-plants-say-ouch/a-510552-1 )

    L'uomo è onnivoro per natura, e questo nessuno può cambiarlo.
    Lo dimostra, fra le altre cose, il PH altamente acido del nostro stomaco, un PH che è addirittura più vicino a quello dei carnivori che a quello degli onnivori:
    https://it.quora.com/Perch%C3%A9-i-gorilla-sono-cos%C3%AC-muscolosi-anche-se-sono-erbivori

  9. "Ah l'hai comprato già fatto?" E che hai fatto? Gli gnocchi comprati (che non assaggio nemmenooh) il pesce non l'hai pulidoh

  10. Io penso che comunque la scelta di diventare vegani non sarebbe sostenibile se lo diventassimo tutti (servirebbe troppa superficie per coltivare ciò che serve al fabbisogno giornaliero umano, dovremmo coltivare prodotti molto nutrienti e calorici, con macro equilibrati, che sarebbero diverse in tutto il mondo, anche da paese a paese a spesso, sarebbe problematico secondo me se tutto il mondo facesse la scelta del veganismo), come al contrario, se diventassimo tutti prevalentemente carnivori. Secondo me serve un un'equilibrio, non dico per forza un 50/50, però in modo dacrallentare gli allevamenti intensivi, che puntano solo sulla sulla quantità, e meno sulla qualità, sia della vita dell'animale, sia delle carni (antibiotici, medicine, ecc…).
    Personalmente non diventerei mai vegana o vegetariana perché di verdura e di frutta ne mangio una varietà molto scarsa, e in quantità irrisorie (sbagliando).
    Non difendo, né condanno la dieta vegana, perché comunque non porta mancanze di macro (se fatta coscienziosamente), non da fastidio a nessuno, può aiutare a rallentare questa produzione di carne in modo massivo e malsano. Basta che nessuno venga a farmi la morale a dirmi che tutti dovremmo essere vegani per questo e quel motivo, come spesso mi è capitato. Io non vengo a dirti di mangiare la carne e tu non vieni a dirmi che devo smettere di farlo. Questa è l'unica critica che ho, solo sui modi di alcuni, che io amorevolmente chiamo nazivegani.

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