CHI SALVERESTI TRA UN MAIALE E UN BAMBINO? – Project 50 (4/50)

19 Risposte a “CHI SALVERESTI TRA UN MAIALE E UN BAMBINO? – Project 50 (4/50)”

1. Bravo! Molto equilibrato. Grazie state facendo un gran bel lavoro!!!

2. Tra l'altro potremmo fare altri mille esempi umani di "chi salveresti tra…?" perciò il problema è semplicemente porre domande del genere al solo scopo di infastidire e di accendere una polemica per zittire la coscienza che urla nella persona che la pone. E' un volersi autogiustificare con le risposte sulla difensiva dell'altro. Non penso che queste persone alla domanda "chi salveresti tra un bambino ed un pedofilo" sceglierebbero il pedofilo o alzerebbero le mani. Lungi da me il paragonare un pedofilo ad un povero maiale innocente ma l'uomo è l'unico che si sente in dovere ed in diritto di mettere gli esseri viventi sulla bilancia quando è il primo che non si farebbe molti scrupoli ad eliminare un proprio simile se intaccasse la sua esistenza. Mi chiedo quando la gente la smetterà, in generale, di vivere "pensando" per luoghi comuni ed iniziasse a pensare davvero utilizzando il senso critico e divergente.

3. Continuate così ragazzi, è un modo del tutto corretto per espandere la propria opinione. Niente minacce, niente cattiverie. Questo approccio dovrebbe espandersi in ogni argomento, non solo al tema vegano. Menomale che ci sono persone che riescono ancora a parlare senza far uscire solo aria e provocazioni!

4. Essere vegan è una scelta personale e sinceramente non vedo il motivo per cui io dovrei sentirmi sotto giudizio e dovermi sentire obbligata a rispondere a domande assurde…
   Piuttosto agli onnivori che presentano sempre l' opzione " bambino" mi verrebbe da chiedere chi salverebbero tra il proprio bambino e quello di altri…..

5. Ma che rottura tutte queste discriminazioni

6. Siete come sempre molto bravi e pacati.
   Come ho spiegato in altro video, la celeberrima domanda (totalmente sciocca)): "chi salveresti tra?" non è altro che l'ennesima riformulazione dell'enigma della torre: "chi getteresti dalla torre tra la mamma e il papà?"
   Ora, tale quesito, non è neppure in linea teorica in grado di fornire valutazioni valoriali sui due soggetti 'in bilico'; bensì esprime unicamente le preferenze dell'intervistato. Esso viene risolto intuitivamente da ciascuno di noi accordando una preferenza al soggetto che riteniamo più vicino a noi, e quindi sulla base di criteri proiettivi ('quanto mi sembra che mi somigli') ed affiliativi ('fai parte del mio clan?').
   Basta aggiungere un aggettivo possessivo ("mio lontano amico vs tuo padre", "membro del mio clan vs sconosciuto") per alterare totalmente la risposta.
   Tale quesito potrà quindi avere un senso come 'test attitudinale' di qualche genere su un intervistato; ma sul quesito posto non esprime alcuna valutazione rilevante.

   In secondo luogo, come giustamente osservate all'inizio del post, l'enigma della torre contiene un elemento decisivo falsificato nella premessa: infatti in nessun caso attinente la 'scelta vegan' si propone la situazione di immediata consequenzialità tra vita di un soggetto e morte dell'altro, . Non nell'alimentazione, non nella caccia, non nella vivisezione, non nello sfruttamento ludico.

   Esso si può proporre, se vogliamo fare un ragionamento che investa la bioetica, nel caso del disastro aereo con due soli sopravissuti. La specie dell'altro è ininfluente.
   Ci potremmo chiedere: "qualora fosse l'unico modo per sopravvivere, daresti all'altro il colpo di grazia per cibartene?"
   A questo punto si ripropone la divisione tra chi (ritiene di) possedere un'etica ferrea (che risponderebbe 'no') e chi si appella allo 'stato di necessità' (qui sì realmente esistente).
   Ancora una volta, però, lo iato è solo apparente. Infatti, quale che sia la scelta effettuata dal soggetto tra le due opzioni, essa non cambierà né le convinzioni né il comportamento del soggetto, non appena rientrato a casa (non appena cioè sarà 'uscito dallo stato di necessità'). Non appena quello che è stato percepito come 'stato di necessità' sarà terminato, pertanto, se il soggetto possiede un'etica, egli
   – non negherà la gravità dell'azione compiuta
   – farà tutto quanto in suo potere affinché essa non si riproponga. Compresa l'astensione dal riproporre quel rischio iniziale (ad es rifiuto di ripercorrere quel volo)

   Al contrario, in tutti i sistemi industriali di massacro ed uccisione di cugini d'altra specie, questa coppia di conseguenze non si verifica
   – non vi è alcuna responsabilizzazione verso l'opinione pubblica da parte del sistema industriale rispetto alla gravità delle proprie azioni. Anzi, ve n'è totale nascondimento
   – non vi è alcuna modifica (endogena) del meccanismo produttivo, atta ad impedire la reiterazione delle stragi

   La domanda "chi salveresti tra…" è quindi palesemente truffaldina sia testualmente che nelle intenzioni.

   La circostanza che essa sia ripetuta non solo da ingenui teledipendenti o plasmabili studenti, ma anche da importanti docenti (che sanno benissimo di formare cattivi ragionatori) è indicativa del livello di compromissione del nostro sistema universitario.

7. Siete fantastici,grazie

8. 👏🏼

9. 🐮🌱

10. Penso che queste reazioni sono conseguenza del fatto che si sentono messi in discussione e hanno paura di cambiare.

11. Salverei il maiale

12. Dai sù, è più importante la vita di un bambino, almeno per amore verso la propria specie. Forse che gli animali salverebbero la vita al bambino per non dare "la merendina" al loro cucciolo? La scelta del veganesimo, o vegetarianesimo, può essere un tema di discussione per il futuro, ma in questo momento credo che bisognerebbe dare la priorità al tema della guerra e degli omicidi di innocenti. Le nostre sono scelte etiche, all'interno di una cultura, che partono dalla base dei diritti civili, fino alle più elaborate, come decidere di non togliere la vita agli animali per nutrirsene. Un passo alla volta. Se domani esce una legge per cui dobbiamo diventare tutti vegani, non ho nessun problema, ma finchè trovo salsicce al supermercato me le pappo.

13. Io ucciderei prima il maiale poi il bambino

14. Perfetto

15. Rispondo al quesito salvo il bambino prendo un fucile sparo al maiale e da quel maiale faccio un prosciutto per il bambino e una grigliata per tutti

16. "cHi SaLvErEsTi tRa uN mAiAlE e Un BaMbInO??"
    Risposta: due sberle
    Hahahhaha io scherzo ma la vostra calma è allucinante, complimenti

17. Che infantili che siete

18. Perché dovremmo essere sempre corretti e calmi?
    Salverei il maiale:nn finge, nn fa guerre e nn sarà mai un criminale cosciente e sadico!

19. Chi vuoi bene di più? Mamma o Papà?
    La domanda è posta non per interesse da parte di chi la pone, ma per mettere in crisi chi dovrebbe rispondere. Non esistono condizioni nella vita che ti faranno obbligatoriamente scegliere. Non esisterà mai la possibilità.

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